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C’è sempre da fare: lavoretti domestici 10/08/2017

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Quante volte desiderate che vostro figlio vi aiuti nelle faccende domestiche? Non che le faccia al vostro posto, ma che almeno gli baleni l’idea di rifarsi il letto o dar da mangiare al gatto?

Ebbene, è ora di insegnarglielo!

Prima di tutto: ogni lavoro domestico prevede abilità e conoscenze che i nostri figli apprendono giorno dopo giorno, quindi se il vostro piccolo ha appena imparato a vestirsi da solo, non pretendete che porti fuori la spazzatura!

Non bisogna sforzare i nostri figli ad aiutarci se non sono ancora pronti! Bisogna procedere per gradi perché se non riescono a svolgere qualche compito, rischiamo di creare sfiducia in loro stessi e nelle loro capacità e questo è sbagliato sotto tutti i punti di vista nell’età dello sviluppo e dell’apprendimento.

Mostrate loro quanto è importante per voi che si svolgano determinate attività, soprattutto se si tratta di routine quotidiana: riordinare la stanza dopo un gioco è una buona abitudine, come anche aiutarvi a preparare la tavola. Certo, si deve tener conto dell’età di vostro figlio, ma è meglio abituarlo fin da piccolo che tutta la famiglia deve collaborare perché in una casa c’è sempre tanto da fare; magari le prime volte avranno bisogno prima del vostro esempio e poi di una spiegazione: armatevi di tanta pazienza e non sgridare vostro figlio se il finale non è come avreste fatto voi. Ad esempio, se il letto rifatto presenta pieghe e il cuscino è messo male, elogiate comunque il tentativo sistemando il letto e spiegando con calma. Otterrete 2 risultati: il primo è che vi ha ascoltato quando gli avete chiesto di farlo, il secondo che si è impegnato e alla prossima andrà meglio.

Insegnate ai bambini ad assumersi le proprie responsabilità man mano che riescono a compiere una determinata attività che avete chiesto loro perché questo è il miglior stimolo verso l’autonomia.

E i vostri vantaggi sono solo lavoretti fatti? Certo che no!

Eccone alcuni:

Fiducia: se il genitore chiede al proprio figlio di aiutarlo a fare qualcosa ‘da grandi’, immaginate quanta fiducia sentirà il bambino nei propri confronti. E questo andrà a favore della sicurezza in sé stesso.

Organizzazione: un bambino che deve fare piccoli lavori e poi è libero di giocare, si organizzerà in base a priorità, spazi e soprattutto tempo. Questo gli sarà d’aiuto a scuola e in futuro.

Abitudini: se al bambino quotidianamente è richiesto lo stesso compito, si abituerà a farlo senza che glielo diciate e questo vi sarà a vostro vantaggio. E abitudine significa anche logica.

Abilità motorie: svolgere lavori domestici richiede impegno mentale e anche fisico, soprattutto per i più piccoli poiché si sviluppano anche equilibrio, movimenti e coordinazione vista-mano.

Collaborazione: un bambino che collabora volentieri perché è stato abituato a farlo, si sente parte integrante della famiglia e questo gli permetterà, in futuro, di collaborare con serenità a scuola o nel team di lavoro.

Rispettare il lavoro altrui: pulire e riordinare a volte è noioso e faticoso anche per gli adulti, quindi il bambino che comprende la vostra fatica, rispetterà di più il vostro lavoro. Se gli fate lavare il pavimento, capirà che si dovrà togliere le scarpe sporche prima di entrare!

Gratificandoli per l’aiuto che avete ricevuto… e non sto parlando di paghetta… avrete un bambino pronto ad aiutarvi e soprattutto felice di farlo.

Appunto, ma quali attività i nostri figli possono compiere? Ovviamente sempre sotto la vostra sorveglianza!

2-3 anni: riordinare i propri giochi, mangiare da soli, differenziare la spazzatura, annaffiare le piante, portare i vestiti puliti nella propria stanza e riporre quelli sporchi nel cestone della biancheria da lavare.

4-5 anni: vestirsi da solo, aiutare ad apparecchiare/sparecchiare la tavola, dar da mangiare al cane/gatto/pesce rosso, lavare qualche piatto, bicchiere, forchetta o cucchiaio.

6-7 anni: rifarsi il letto, organizzare il proprio zaino per la scuola, spolverare, raccogliere la verdura dall’orto (se avete la fortuna di averne uno).

8-9 anni: lavarsi da solo, cucinare o almeno aiutarvi mentre preparate qualcosa che richiede diversi ingredienti, come ad esempio una torta, dei biscotti ecc.

10-11 anni: pulire la propria stanza, portare il cane a fare una passeggiata (e raccoglierne gli eventuali bisognini) o pulire la lettiera del gatto, stendere la biancheria e accudire un fratellino/sorellina.

12 anni: portare fuori la spazzatura, spazzare o lavare il pavimento, tagliare e raccogliere l’erba, cucire un bottone, recarsi dal panettiere o fruttivendolo sottocasa per qualche acquisto.

Vi sorprenderà vedere cosa è in grado di fare vostro figlio!

 
Pubblicato in: Bellezza e Salute

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