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LA PRIMAVERA …e le allergie… 27/03/2015

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Anche se il meteo è alquanto bizzarro negli ultimi anni, il calendario parla chiaro: è iniziata la primavera e con essa arriveranno anche le belle giornate più lunghe, le passeggiate, i giochi all’aria aperta, il sole comincerà a scaldarci, i fiori ricopriranno i nostri prati…. insieme ai pollini e alle allergie!!!

In età scolare, alcuni bambini cominciano a soffrire di un disturbo legato proprio all’arrivo della primavera: la rinite allergica. E’ simile ad un forte raffreddore, il muco è però più liquido, con continui starnuti e conseguente gocciolamento e prurito del naso, coinvolgendo anche gli occhi con una forte lacrimazione. E’ provocata dal polline di alcuni tipi di piante, come le graminacee (cioè tutte le piante erbacee senza rami né fusto, circa 8000 specie conosciute), cipressi e betulle.

Certo, eliminare la causa, appunto i pollini, è impossibile perché sono nell’aria, ma almeno alleviare i sintomi permette di vivere questo periodo dell’anno con minor apprensione e angoscia! Per limitare i fastidi esistono degli spray nasali cortisonici che bloccano la ‘crisi’ di starnuti, da utilizzare solo per un periodo ristretto a causa degli effetti collaterali del cortisone. Una valida alternativa sono i farmaci antistaminici per bocca, da assumere durante tutto il periodo primaverile.

Esiste anche un’immunoterapia specifica, ovvero un tipo di vaccino contenente estratti dell’allergene: è una possibilità impegnativa, che varia secondo dosaggi particolari e dura anche tre anni. Viene eseguita per via sublinguale o per iniezioni.

Altri fattori allergizzanti in questo periodo sono gli acari della polvere e l’epitelio del gatto (presente sulla saliva dell’animale). Nel primo caso, ricordiamo che l’acaro si nutre dei residui delle nostre cellule epiteliali, presenti soprattutto su cuscini e materassi: si consiglia quindi di rivestirli con tessuto antiacaro. Nel secondo caso, meglio evitare il contatto con questi animali.

Ovviamente se si sospetta un’allergia per prima cosa bisogna consultare il proprio pediatra che valuterà ulteriori approfondimenti presso un medico allergologo, il quale eseguirà dei prick test per verificare la sofferenza ad un’allergia.

 
Pubblicato in: Bellezza e Salute

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